Riccardo Balli Frankenstein goes to holocaust Mostri sonori, hyper mash-up, audio espropri Un saggio-prank che raccoglie fatti, aneddoti, dicerie dall’interno del gran genere-che-non-c’è, del plagio sonoro ininterrotto che ha varcato tante epoche e stili, fino a evocare il Frankenstein sonoro. Dall’introduzione di Vittore Baroni Moderna, intellettuale, post-organica e vegetativa, sono questi gli aggettivi utilizzati per descrivere la musica elettronica, termini che rappresentano gli elementi fondativi delle narrazioni tossiche e speculative, digeribili solo per chi si genuflette al volere dei mercati. Per tessere il ritmo del presente sul pentagramma della realtà, servono invece degli sperimentatori arditi, capaci di esplorare mondi paralleli, pionieri dell’infinito e skater dell’onda generata dai movimenti controculturali. Sono i supereroi dell’underground sonico e uno di loro si chiama Riccardo Balli.Funambolico produttore di suoni estremi e autore di testi visionari, Dj Balli fa a pezzi l’obitorio musicale, seziona brandelli di polka bolognese su cassa gabber, trapianta ritornelli hawaiani dentro i bit del Gameboy… In un gioco di specchi, testimonianze e cut-up letterari, Frankenstein goes to holocaust affianca l’olocausto elettronico al celebre romanzo di Mary Shelley, creando un Frankenstein sonoro, il figlio illegittimo della saccheggiofonia, una strategia comunicativa che si presenta sulla scena mainstream con il nome di mash-up. In queste pagine si analizzano le tendenze sovversive e No copyright del processo in corso e si svelano le formule del taglia e cuci da sala operatoria, per arrivare a fronteggiare, a distanza di alito rancido, il mostro sonoro con gli occhi iniettati di sangue, con pezzi organici cuciti su pelle umana di John Oswald, K.L.F., Negativland, horrorcore, witch house, black midi, vaporwave e l’8-bit. Riccardo Balli dj-produttore musicale, è il fondatore dell’etichetta Sonic Belligeranza. Ha pubblicato Anche tu astronauta e Apocalypso Disco. Collabora in lingua inglese con “Datacide” e “DanceCult magazine”. pp. 184 – illustrato – 2016
Riccardo Balli
Apocalypso disco
La rave-o-luzione della post techno
È necessario indagare le connessioni tra ballo, rumore e politica. “Datacide” è teoria eterogena per l’insurrezione di milioni di menti, USALA e poi AGISCI. Il Network non è completo SENZA DI TE.“Datacide”, datacide.c8.com
Alla fine degli anni ottanta, l’elemento della musica techno si è imposto come un macrocodice virale sul quale migliaia e migliaia di giovani si sono riconosciuti. Nei due decenni a seguire è avvenuta una fissione nucleare che lo ha scisso in piccoli atomi: il breakcore, l’8 bit, la gabber, il mashup, la goa-trance, il mutant dancefloor… Una galassia internazionale quasi impossibile da raccontare. Riccardo Balli è nella scena dal suo inizio ed è senza dubbio il maggior esperto italiano in materia. In questo testo analizza le diverse ramificazioni musicali e attitudinali del post rave attraverso racconti orali, remix letterari, interventi visionari e interviste a produttori e protagonisti. L’obbiettivo è puntato sulle dinamiche di carattere politico che hanno generato gruppi d’assalto, situazioni estreme e nuovi stili di vita: speedcore, comunità psy, c8.com, Elevate Festival e il mondo delle chiptune. Una moltitudine di rumori, idee e movimenti il cui suono spurio e trasversale prende il nome diApocalypso disco.
Riccardo Balli dj-produttore musicale, è il fondatore dell’etichetta Sonic Belligeranza. Ha pubblicato Anche tu astronauta e ha partecipato all’antologia Nubi all’orizzonte. Collabora alla rivista “Datacide”.
pp. 192, illustrato
ISBN 978-88-95029-69-6
Hanno sfondato la porta di casa con la furia devastatrice delle teste di cuoio. Hanno rovistato nell’appartamento del blogger californiano Jason Chen sequestrando computer e archivi. Il tutto per venire a capo del giallo della scomparsa di un segretissimo prototipo di iPhone 4, dimenticato in un bar “per una birra di troppo”.
Nata in un garage con la bandiera dei pirati sventolante, creata da un ex hippy e da un hacker, oggi Apple lancia strali contro i software liberi, promuove crociate antiporno e dichiara dissanguanti guerre di brevetti. Sullo sfondo pulsano la guerra dei formati, del web e delle libertà digitali. Apple non è più l’azienda dei creativi che anni fa ci esortava con il Think Different, ma il peggior nemico dell’underground digitale, come dimostra il blitz contro il blogger di Gizmodo che ha realizzato lo scoop dell’anno: le foto in anteprima dell’iPhone 4G. Mela Marcia parte da questa vicenda per sviscerare cosa si nasconde dietro alla mutazione di Apple: la mania della segretezza, l’astuto ruolo del messia laico Steve Jobs, il potere del marketing aggressivo e il bluff dell’iPad. Il volume è completato dalla storia del giornalismo 2.0 nell’era di blogger coraggiosi e di “gossip merchant”.Mela marcia è anche un libro interattivo: grazie ai codici QR sparsi nel testo è possibile accedere ad approfondimenti e filmati in rete, tramite uno smartphone e un’applicazione (rigorosamente free).Questo libro non finisce qui. È un continuo work in progress pensato per non restare chiuso tra due copertine, ma per continuare a raccontare storie (di Apple, ma anche di moltissime altre aziende, realtà e situazioni dell’IT) di cui di solito non si parla.Per sapere come continua la storia andate su nessungrandenemico.org
pp. 128 • illustrato • 2010
ISBN
978-88-95029-40-5
6,00 €*
10,00 €*(40% gespart)
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